L’anima ama in tutte le cose la moderazione. Ogni qualvolta il corpo dell’uomo mangia e beve senza discrezione o fa qualcos’altro di questo genere le forze dell’anima ne sono ferite… In tutte le cose l’uomo deve imporsi la giusta misura”
Ildegarda de Bingen
La Via del Centro rappresenta quell’insieme di buone pratiche quotidiane per mantenere una vita equilibrata e conservare uno stato di buona salute.
Per capire meglio il concetto è importante tenere a mente che il “neutro” in senso assoluto non esiste e con il termine “equilibrio” si intende quella condizione dinamica che, influenzata dalle diverse abitudini quotidiane, permane o viene meno in sintonia con le nostre scelte.
Le differenze costituzionali individuali, le stagioni, i climi, gli ambienti e le fasi della vita costituiscono tutti parametri fondamentali della Via Del Centro personale ad ognuno di noi.
Se é pur vero che alcuni fattori sfuggono al nostro controllo e alla nostra volontà, é altresì interessante considerare quelle azioni (pensieri, modi di essere e agire) che possiamo decidere di mettere in pratica per creare una realtà quotidiana che ci sia più consona.
Questi atti coinvolgono noi stessi e ciò che ci circonda e ci costituisce. Insomma sono connessi, possiamo dire “in relazione” a eventi, luoghi, percezioni interne ed esterne.
In relazione a quali ambiti possiamo/ abbiamo la capacità di praticare La Via Del Centro?
Ecco alcuni spunti:
- L’ambiente,
- L’esercizio fisico,
- L’alimentazione,
- Il ritmo sonno- veglia
- Le emozioni,
- Le eliminazioni
Queste macro categorie fanno parte dei percorsi naturopatici che propongo. Perché é a questo che servono le consulenze e i trattamenti delle tecniche dette olistiche.
Esse mirano ad una maggiore conoscenza di se in relazione a ciò che ci circonda ed ad allineare le nostre azioni/ percezioni con quella che é la nostra personale ed unica natura.
Per questo si chiamano percorsi e non rimedi magici. Per questo ci vuole tempo, pazienza e perseveranza. Per questo sono complementari e assolutamente non sostitutivi alla medicina.
Perché si basano sulle regole non scritte, empiriche e sorprendenti della vita.